In preparazione alla primavera, ho deciso di condividere con te i libri che consultiamo per...
3 caratteristiche dei fiori di Iperico che ti aiutano a riconoscerlo
Visto che siamo a giugno, oggi volevo parlarti dell'iperico (nel nostro caso Hypericum perforatum), una pianta che mi ha sempre affascinata e di 3 sue caratteristiche molto utili per riconoscerlo.
L'iperico, spesso chiamato anche erba di San Giovanni, è un fiore giallo brillante (non ti ricorda il sole?☀️) che cresce spontaneamente in molte zone d'italia e del mondo.
In questo articolo, ti racconto le 3 caratteristiche dell'iperico che mi hanno aiutato a riconoscerlo, i luoghi in cui l'ho trovato, come raccoglierlo e utilizzarlo, nonché le sue proprietà benefiche, inclusa la possibilità di realizzare un oleolito.
Esistono diversi tipi di iperico, ma quello che viene utilizzato maggiormente è l'Hypericum Perforatum, che è quello di cui parlo in questo articolo del blog.
Quest'anno, ho deciso di andare alla ricerca dell'iperico e di utilizzarlo per creare il suo famossimo oleolito dal colore rosso rubino.
Ogni anno nel periodo estivo, acquisto l'oleolito di iperico in erboristera per utilizzarlo come dopo sole.
Quest'anno però mi sono detta: perchè non iniziare a realizzarlo da me? Alla fine lo pago sempre più di 10€ e il colore non mi sembra mai così intenso come dovrebbe essere.
Come dice mia nonna, se vuoi le cose fatte bene, te le devi fare da te. E così sia, mi sono detta 😀
C'era solo un piccolo problema.
Io non avevo mai raccolto l'iperico e non sapevo neanche dove trovarlo. A quante è capitato?😅
Non abbiamo avuto tutti la fortuna di crescere con una nonna o una zia, che potesse insegnarci a riconoscere le erbe spontanee (quante come me?😂). E quindi all'alba dei 30anni, mi metto in gioco e ho deciso che voglio essere io la nonna, o la zia che insegna a ricoscere le erbe spontanee alle future generazioni. 😜
La mia prima raccolta di iperico:
Una mattina di giugno, mi sono alzata alle 7 (che fatica per una dormigliona come me) e sono andata alla ricerca dell'iperico, vicino casa.
Sapevo non sarebbe stato semplice trovarlo senza esattamente sapere dove poterlo trovare, così, mi sono tenuta 4 ore per l'esplorazione. Sapevo solo 2 cose, che avrei dovuto cercare l'iperico lungo i bordi strada, vicino ai muretti o nei campi in zone soleggiate.
Sono andata alla ricerca dell'iperico con Carla, la mia madrina del battesimo, che come me condivide la passione per le piante spontanee e lo spignatto, e ha più esperienza di me nel raccogliere le erbe nei boschi perchè ha fatto più corsi di me sulla raccolta delle piante spontanee e quindi con lei mi sento più sicura.
Approfitto di questo per ricordarti che è sempre importante raccogliere le piante spontanee con qualcuno che le conosce meglio di te.
Se non sei sicurƏ di quello che hai raccolto, fallo controllare fisicamente a qualcuno di esperto della tua zona (non sui gruppi facebook), soprattutto se lo vuoi mangiare.
Non dare per scontato che sia facile riconoscere le piante spontanee, ci sono tante piante simili che possono trarre in inganno anche i più esperti.
Curiosità sull'iperico: lo sapevi che l'iperico era anche conosciuto con il nome di "Scaccia diavoli"? Si pensava proteggesse dalle forze maligne e veniva anche utilizzato negli esorcismi. L'ho letto nel libro: Doni di madre terra, di Marco Leone.
Continua a leggere per scoprire le 3 caratteristiche dell'iperico che ti aiuteranno a riconoscerlo facilmente. 👇
Caratteristiche e proprietà dell'iperico:
L'iperico nasce spontaneo ai bordi dei sentieri, nei boschi radi e nei prati asciutti, dalla fine della primavera fino ai mesi caldi.
Questo è quello che ho trovato sul libro: "Le erbe delle nonne" di Rusconi libri S.p.A" e lo posso confermare.
Noi l'abbiamo trovato ai lati di una pista ciclabile e vicino a dei muretti in pietra, anche in prati soleggiati usati per fare fieno.
Le parti che vengono utilizzate dellìiperico sono i fiori, sia per tisane che per realizzare il famoso oleolito di iperico.
Le proprietà dell'iperico che ho trovato su diversi libri sono le seguenti:
- Aromatizzanti
- digestive
- antispasmodiche
- antinfiammatorie
- cicatrizzanti
- stimolante della riproduzione cellulare
Può curare:
- Depressione lieve
- piaghe
- ferite
- scottature
- problemi digestivi
Come raccogliere l'iperico?
La raccolta dell'iperico avviene durante la fioritura, quando i suoi fiori sono completamente aperti.
La tradizione, vuole che lo si raccolga il giorno di San Giovanni, il 24 giugno, seguendo queste precise informazioni:
- dev'essere mezzogiorno in punto
- non deve piovere
Se dovesse piovere si rimanda alla prima giornata di sole, raccogliendolo comunque entro fine giugno.
Queste informazioni le ho trovate sul libro "Le erbe delle nonne" di Rusconi libri S.p.A".
Regole che non ho seguito alla lettera 😅
Sicuramente quella mattina non pioveva, perchè non si raccolgono le piante spontanee quando piove, però non era mezzogiorno in punto, ecco.
Ricordati che è importante raccogliere l'iperico in un ambiente non inquinato, lontano da strade trafficate e durante il suo periodo balsamico.
Il periodo balsamico si riferisce a una fase specifica di crescita e sviluppo delle piante, in cui le proprietà terapeutiche e curative sono ritenute particolarmente potenti. Durante questo periodo, la pianta accumula una quantità significativa di sostanze chimiche benefiche, come oli essenziali, flavonoidi, tannini e altre molecole che conferiscono alle piante le loro proprietà medicinali.
Per quanto riguarda l'iperico (Hypericum perforatum) o "erba di San Giovanni", il suo periodo balsamico coincide con la fioritura della pianta, che generalmente avviene tra giugno e luglio, a seconda della regione e delle condizioni climatiche. Durante questo periodo, i fiori dell'iperico sono pieni di principi attivi, come l'ipericina, che conferiscono alla pianta le sue proprietà terapeutiche e il colore rosso rubino che vediamo quando realizziamo l'oleolito con questa pianta.
Io l'ho raccolto nelle prime ore del mattino, quando l'umidità è ancora presente, per preservare le loro proprietà. Ho letto questo consiglio su diversi libri, in generale per tutte le piante spontanee.
Per raccogliere l'iperico, basta staccare delicatamente i fiori dalla pianta con le dita o con delle forbici pulite.
Puoi anche tagliare qualche rametto e metterlo poi a bagno in un vaso e i giorni successivi sbocceranno gli altri fiori, colorando la tua casa di un bellissimo giallo intenso. ☀️ E ovviamente quei fiori li puoi usare per l'oleolito o usarli per altre preparazioni.
Come riconoscere l'iperico o Hypericum Perforatum?
Se non sei sicurə se quello che stai per raccogliere siano fiori di iperico oppure no, ecco 3 carratteristiche dell'iperico che puoi utilizzare per riconoscerli:
- la forma dei fiori: forma inconfondibile a stella (vedi la foto qui sotto). Ha inoltre delle "antenne", il nome corretto è "antere" lunghe ed evidenti.
- L'altezza della pianta: l'iperico o erba di San Giovanni può raggiungere un'altezza che va dai 30 ai 90 centimetri.
- Le sue foglie: questa terza e ultima caratteristica, è quella che mi è stata consigliata da un erborista e guida ambientale durante un corso di riconoscimento di erbe spontanee. Secondo me, questa è la caratteristica più importante per il riconoscimento dell'iperico e si trova proprio nel suo nome botanico, "Hypericum Perforatum". Questa ultima parte del suo nome non è data a caso. Se prendi la foglia dell'iperico e la metti contro luce, noterai che le foglie è come se fossero bucherellate o perforate appunto (vedi foto qui sotto che ho fatto il giorno della mia prima raccolta). Questa è una caratteristica distintiva dell'iperico.
So che online girano anche altri consigli, come quello di sfregare il fiore di iperico tra le dita e vedere se rilascia del rosso per riconoscerlo... Se lo raccogli nel suo periodo balsamico, mentre prendi le sommità fiorite con le mani, noterai sulle dita dei puntini viola.
Non lo ritengo comunque un metodo valido per riconoscere l'iperico, almeno in base alla mia esperienza, perchè non sempre i fiori rilasciano del colore sulle dita.
Come si usa l'iperico?
L'iperico può essere usato come antidepressivo naturale, antinfiammatorio e cicatrizzante. Penso però che il suo uso più conosciuto sia quello di trattare le scottature.
Nel mio caso lo uso molto, infatti come doposole perchè ho la pelle delicata e se mi espongo al sole d'estate per qualche ora, sono a rischio eritema solare (anche con la 50 bimbi). Quindi dopo ogni esposizione mi riempio di oleolito di iperico e sento la pelle che mi ringrazia. 😍
Tra i vari utilizzi dell'ìperico che ho trovato sui libri di medicina popolare troviamo:
- Uso interno: infuso, tintura madre, estratto secco. (Per l'uso interno, è sempre meglio parlare con un erborista o con il proprio medico di base, in quanto l'iperico può interferire con alcuni medicinali).
- Uso esterno: Oleolito per piaghe, bruciature, ulcerazioni, lenire la gotta o dolori articolari.
Come dicevo all'inizio, uno degli usi più famosi, per cui è conosciuto l'iperico è quello di trasformarlo in oleolito, ed è quello che sto realizzando io in questo momento. La mia raccolta di iperico infatti era finalizzata a questo.
Apro qui una piccola parentesi relativa al fatto che, ho cercato un po' online e su gruppi facebook privati, la ricetta per realizzare l'oleolito di iperico e ho trovato troppi pareri e consigli diversi, che mi hanno confusa ancora di più.
Ognuno fa le cose a modo suo giustamente, e quindi ho voluto provare a fare a modo mio, o meglio come ho letto su diversi libri.
Quindi uno dei prossimi articoli (se tutto va bene), sarà su come realizzare l'oleolito di iperico . 😍
Ti sono stati utili questi consigli per raccogliere l'iperico e i suoi usi? Faccelo sapere e non dimenticarti di mandarci le foto di quello che creerai con l'iperico. ⭐
DISCLAIMER
⚠️ Raccogliere erbe spontanee e altri prodotti selvatici richiede attenzione e conoscenza. Le informazioni fornite in questo articolo sono puramente a scopo illustrativo e non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico. Pertanto, gli autori declinano ogni responsabilità riguardo alla raccolta e all'utilizzo di piante selvatiche per scopi curativi, cosmetici o alimentari. Ti incoraggiamo a documentarti adeguatamente e a rivolgerti a professionisti qualificati.