Carə spignattatricə appassionata della cosmesi fatta in casa, benvenuta su questo blog di...
11 consigli per evitare la plastica monouso
Era un pomeriggio di primavera, avevo meno di 10 anni, e conobbi una ragazza della mia età mentre giocava in un prato con il mio gatto di allora, Camilla.
Diventammo subito amiche e finita la scuola passavamo tantissimo tempo nei boschi, a giocare a correre e a scoprire luoghi nuovi e magici.
Mi ricordo che già a quell'età avevo un'innata sensibilità verso i rifiuti abbandonati. Ricordo che quando andavo a casa sua mi fermavo sempre a rimuovere i mozziconi che qualcuno abbandonava nei buchi di un muretto di cinta.
Poi un giorno, sempre in queste passeggiate nei boschi vicino casa, ci accorgemmo di una vera e propria discarica di rifiuti abbandonati nel bosco. Che tristezza. Erano gli anni 90 e mi ricordo che molti dei rifiuti abbandonati erano giradischi. Oltre a tanti sacchi neri che chissà cosa contenevano.
Devo dire che dagli anni 90 a oggi, non sembra sia cambiata molto la situazione. Il motto è sempre lo stesso: l'importante è che la spazzatura non sia dentro casa mia. Che poi casa nostra non è alla fine il pianeta terra?🤔
Crescendo e diventando adulta, ammetto di essermi persa anche io per la strada e di aver dimenticato nel tempo questo amore per la natura e la voglia innata di proteggerla, che mi ha sempre contraddistinta.
Mi sono fatta cullare dalla comodità di una vita consumistica, e dall'acquisto compulsivo senza "accendere il cervello" e riflettere su quello che stavo facendo.
Poi la svolta, un po' di anni fa. Non ricordo esattamente cosa sia cambiato, ma piano piano ho ricominciato a trovare me stessa e a riflettere e pormi domande su tutto ciò che facevo e vivevo.
Una mia riflessione sul mondo di oggi
Trovo che quest'era consumistica ci abbia fatto completamente perdere la fantasia e la creatività. Abbiamo bisogno di qualcosa? Andiamo al centro commerciale o al supermercato e la troviamo. Si rompe qualcosa? La buttiamo, perchè ormai non proviamo neanche più ad aggiustarla.
Ma dov'è finita la nostra pesonalità? Quella che ci differenzia da tutti gli altri.
Abbiamo case da copertina che si assomigliano l'una con l'altra. Compriamo tutti negli stessi negozi, usiamo tutti gli stessi vestiti, persino gli oggetti più semplici che potremmo farci da noi, ormai li acquistiamo.
Siamo forse nati solo per guardare serie TV e ordinare cibi da asporto? Ci piace davvero questa vita?
Se provi ad autoprodurre il tuo cibo ma anche i tuoi prodotti di cura del corpo e della pelle, noterai la differenza sul tuo corpo e anche nel tuo portafoglio. Con un piccolo investimento iniziale, per comprare le materie prime, riuscirai a risparmiare rispetto al costo del bene finito.
Non ci viene neanche in mente questa possibilità. Ce la siamo ricordata durante la pandemia per un attimo e poi ora, boom di nuovo come prima, se non anche peggio (perchè dobbiamo recuperare gli anni persi). Purtroppo, ci siamo impigriti. Siamo abituati ad avere tutto subito, e non abbiamo tempo di aspettare, di goderci il momento e l'attesa.
Per fortuna comunque,non è così per tutti, bisogna dirlo. Il covid ha fatto cambiare vita a molte persone, anche a me.😍
Il problema dell'inquinamento da plastica
Si parla tanto di riciclo della plastica e questo può farci sentire effettivamente meno in colpa quando la utilizziamo e poi la buttiamo.
"Ogni minuto l'equivalente di un camion pieno di plastica finisce negli oceani, provocando la morte di tartarughe, uccelli, pesci, balene e delfini, fino ad arrivare nei nostri piatti!"
"Con tutta la plastica che c'è nei mari potremmo fare 400 volte" il giro della Terra. 8 milioni di tonnellate, soprattutto microplastiche e plastica monouso non riciclata, finiscono ogni anno in mare, diventando cibo per pesci. "
Queste dichiarazioni arrivano dal sito di greenpeace, ma ne potete trovare anche altre sul sito di plasticfree, WWF e molte altre associazioni per la salvaguardia dell'ambiente.
Sembra, da diversi studi, che una percentuale bassissima della plastica che buttiamo venga poi effettivamente riciclata. Ti lascio qui un articolo di Altro consumo sul riciclo effettivo della plastica.
Il resto della plastica non riciclata, dove andrà? Io non lo so, magari qualcuno che lavora in questo settore e ne sa più di me può scriverlo nei commenti del blog? Grazie.🙏
[Nel frattempo ho trovato questo articolo sul falso mito del riciclo della plastica, che ti consiglio di leggere.]
Io credo che molta venga bruciata, e che forse il resto vada nelle isole ecologiche ad aspettare i milioni di anni che servono a farla decomporre? Insieme a tutti gli altri rifiuti indifferenziati che produciamo?
A volte rifletto sul fatto che, forse un giorno, tra migliaia di anni, quelli che saranno i nostri predecessori ci considereranno un po' come noi consideriamo gli antichi abitanti di Atlantide, una civiltà perduta nel tempo. Guarderanno le rovine delle nostre città moderne, seppellite sotto uno strato di plastica e altri rifiuti tossici e inquinanti, e si chiederanno come abbiamo potuto arrivare a quel punto.
Ci considereranno una società egoista e consumistica, che ha sacrificato la bellezza della natura per il proprio benessere materiale. Guarderanno le immagini di paesaggi incontaminati e animali selvatici, che noi abbiamo portato sull'orlo dell'estinzione, e si chiederanno come abbiamo potuto essere così ciechi di fronte alla distruzione che stavamo causando.
Forse, nella stessa misura, i nostri predecessori si chiederanno come sia stato possibile che una società così avanzata e tecnologicamente sviluppata non abbia saputo trovare una soluzione a questo problema. Si chiederanno come abbiamo potuto ignorare i segnali di allarme che ci sono stati dati, come le montagne di rifiuti che si accumulavano nei nostri boschi e fiumi, o come l'aumento delle temperature globali che hanno portato a eventi climatici sempre più estremi.
Forse, alla fine, ci considereranno come una specie di "esperimento fallito", un periodo oscuro della storia umana in cui abbiamo perso la nostra connessione con la natura e con il nostro stesso essere. Ma spero che, nel riflettere su di noi, imparino anche dalle nostre esperienze e si impegnino a fare meglio.
Ma per ora, spetta a noi fare la differenza. Spetta a noi guardare oltre il nostro egoismo e pensare al bene comune. Spetta a noi ridurre il nostro consumo di plastica (e non solo), riciclare correttamente i rifiuti, promuovere uno stile di vita più sostenibile ed evitare di produrre rifiuti INUTILI. Spetta a noi essere la generazione che ha invertito la rotta, che ha restituito alla natura ciò che le abbiamo tolto.
Non possiamo aspettare che gli altri agiscano al nostro posto. Non possiamo aspettare che sia troppo tardi. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, di lasciare un'impronta positiva sul mondo. Siamo gli artefici del nostro futuro e delle generazioni a venire. Siamo chiamati a essere i custodi di questa meravigliosa casa che ci è stata affidata.
Quindi, cerchiamo di fare la nostra parte. Impariamo dalle nostre esperienze passate e impegniamoci a rendere il mondo un posto migliore. Forse un giorno, tra migliaia di anni, i nostri predecessori ci ringrazieranno per aver fatto la scelta giusta.
11 consigli su come evitare la plastica monouso (e non solo)
Dopo questa luuuuuunghissima prefazione (sei ancora lì? Non stai russando vero?😅), ecco 10 consigli per ridurre la plastica monouso a casa tua.
- Prendere l'acqua direttamente alle fontane comunali o bere quella del rubetto ( se l'acqua del tuo comune è buona e non è troppo ricca di calcare) usando le bottiglie di vetro lavabili.
- Autoprodurre il più possibile. Spignatto di cosmetici, creme, lozioni, shampoo e balsamo, ma anche cucinare più cose in una volta sola da conservare nel freezer (pane, verdure, ecc). Se non hai tempo di realizzare il sapone da te, ci sono dei negozi che vendono prodotti sfusi, tra cui anche detersivi. Sono sicura che ce ne sarà uno anche nella tua città o in quella più vicino a te.
- Smettere di usare le pellicole per coprire gli alimenti e passare ai contenitori lavabili, usare la carta cerata o i coperchi in silicone.
- Se proprio non si può fare a meno di acquistare prodotti al supermercato, scegliere il packaging (involucro) più sostenibile: cibi sfusi, packaging in carta, oppure andare dai piccoli produttori (i.e. macellaio, pescivendolo, ortofrutta) che ti danno generalmente involucri di carta.
- Usare le borracce in palestra e in ufficio: ormai quasi tutte le palestre e gli uffici sono dotati di dispenser gratuiti di acqua, non è necessario comprare acqua nelle bottigliette di plastica.
- Smettere di usare le salviettine struccanti: quasi tutte contengono plastica nel prodotto e vanno nell'indifferenziata. Passa a uno struccante fai da te, con solo oli oppure bifasico e vedrai fin da subito la differenza su di te, nel portafoglio e nella quantità di rifiuti prodotti.
- Evitare le sigarette elettriche monouso: ci mancavano anche queste ora. 😿 Purtroppo se ci fai caso spesso si vedono nei parchi o a bordo strada le sigarette elettroniche usa e getta abbandonate. Queste nuove sigarette elettroniche, con cui puoi fare qualche migliaio di svapo o puff al giorno, vengono buttate una volta finite, a differenza di quelle ricaricabili. Ovviamente questo è un altro rifiuto indifferenziato, che non si può neanche riciclare. La soluzione qui è abbastanza semplice a dirsi ma non a farsi: smettere di fumare, anche perchè invecchia la pelle e quindi che ce le facciamo a fare poi le cremine antiage a casa se poi fumiamo?
Sarebbe meglio evitare in generale tutte le sigarette (anche quelle vere), perchè fanno male alla salute e poi anche quelle contengono plastica nel prodotto (nei filtri) e sono un altro di quei rifiuti che trovi ovunque. Per strada, lungo i marciapiedi, nei tombini, nei parchi. - Smettere di comprare i fazzoletti di carta con il loro packaging in plastica. Lo so che i fazzoletti di stoffa non sono più di moda, forse dovremmo chiedere a qualche influencer di farli tornare in auge? Eppure, se consideriamo la confezione che li contiene e poi il packaging di ogni singolo pacchetto di fazzoletti, sono già 10 o 12 pezzi di plastica da buttare. Usiamo la fantasia e cerchiamo un modo alternativo ai fazzoletti monouso (anche gli alberi ringrazieranno).
- Smettere di usare le capsule del caffè: questo è un altro passo importante nella riduzione della plastica e dei rifiuti in generale. Le capsule monouso sono diventate molto popolari negli ultimi anni per la loro praticità, ma purtroppo sono anche una delle principali fonti di rifiuti plastici e sono difficili da smaltire. Ci sono tante alternative sostenibili, che puoi adottare per continuare a godere di un buon caffè senza contribuire all'inquinamento. Una delle opzioni è quella di utilizzare una Moka, oppure utilizzare il caffè in grani o macinato. Questi metodi. come ben sai, permettono di preparare il caffè utilizzando solo quello macinato e acqua, eliminando completamente l'uso delle capsule. Se proprio non puoi rinunciare alla praticità delle capsule, esistono anche alternative compostabili o ricaricabili sul mercato. Queste capsule sono realizzate con materiali biodegradabili o possono essere riutilizzate più volte, riducendo così l'impatto ambientale.
- Smettere di mangiare le merendine: in generale penso siano una delle cose meno salutari di questa terra, anche se sono veramente buone. Lo dico da ex mangiatrice di ben 2 merendine al giorno, fino ai 19anni, quando poi mi sono decisa a passare a uno stile di vita più salutare. 😅
Hai mai riflettuto sul fatto che ogni merendina abbia un suo packaging in plastica, oltre a quello della confezione stessa?
Se tu mangiassi 2 merendine al giorno, moltiplicato per 7 giorni fa 14 pezzi di plastica, che moltiplicato per un mese fa 420, che moltiplicato per 12 mesi fa 5040 confezioni di plastica. In italia ci sono 60 milioni di persone, consideriamo che almeno 20 milioni (penso che il numero sia più alto) mangino 2 merendine al giorno, il totale fa 100.800.000.000 di confezioni di plastica prodotte e poi buttate all'anno. I numeri sono mostruosi. Pensaci la prossima volta che acquisti delle merendine.😌 - Evita di utilizzare spugne in plastica: purtroppo, la maggior parte delle spugne disponibili sul mercato sono fatte di plastica e, una volta gettate, non vengono riciclate ma finiscono nell'indifferenziata. Ti consiglio di optare per spugne naturali, come ad esempio la luffa che puoi trovare nelle botteghe sfusi della tua città, oppure acquistare spugne eco-friendly come queste che uso io e che ho trovato su amazon. Queste spugne sono di ottima qualità, anche se, essendo naturali, potrebbero risultare un po' dure all'inizio. Tuttavia, con un po' di pazienza e dopo alcuni utilizzi e lavaggi, si ammorbidiranno garantendoti prestazioni eccellenti.
Ho un dodicesimo consiglio su come ridurre la plastica e i rifiuti inutili. Farti portavoce del cambiamento con amici e parenti.
Aiuta i tuoi amici e parenti ad aprire gli occhi sul fatto che dobbiamo diminuire il numero dei rifiuti, non solo quello di plastica, Si può fare, è possibile.
Cerchiamo di essere meno individualisti ed egoisti. La spazzatura una volta che non si trova più in casa nostra, non significa che non sia più un nostro problema. Inizia a camminare consapevolmente, pensando solo al momento presente e inizia a fare caso se nella tua città o paese, trovi carte, plastica, mozziconi di sigaretta in luoghi dove non dovrebbero esserci. Guarda sotto gli alberi, c'è solo erba o trovi dei rifiuti? Guarda in un parco, cosa vedi?
Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, e insieme possiamo costruire un futuro più pulito e sano per le generazioni a venire. I passi che intraprendiamo oggi avranno un impatto significativo sul futuro del nostro pianeta.
Cerchiamo di fare delle piccole azioni quotidiane per ridurre il nostro consumo di plastica e rifiuti in generale,ogni giorno, scegliendo alternative sostenibili e promuovendo uno stile di vita più eco-compatibile.
Dopo questa supercazzola, vado a bermi un bel caffè (fatto con la moka). ☕ E ne vorrei offrire uno anche a te per ringraziarti di aver letto tutto l'articolo. 😜
Facci sapere nei commenti cosa fai tu per diminuire la quantità di rifiuti a casa tua.
Spero questo articolo ti abbia fatto riflettere.
A presto.😍